Il Centro Studi Leonardo da Vinci è un ente gestore di scuole paritarie riconosciuto dal Miur e un ente di formazione professionale accreditato dal 2009 presso la Regione Lombardia: conta oltre dieci indirizzi di studio con circa duemila iscritti e ora è pronto a ripartire in presenza anche con la scuola di ottica e optometria.
Nonostante il periodo di chiusura forzata dovuto alla pandemia da coronavirus la formazione non si è mai interrotta. «La nostra scuola si è attivata per dotarsi di tutte le norme di sicurezza – afferma a b2eyes TODAY Luca Radici, dirigente del Centro Studi Leonardo da Vinci, che è l’unica scuola paritaria a far parte anche del circuito nazionale delle Scuole di ottica in rete – Già il mese scorso abbiamo ripreso le esercitazioni pratiche nei laboratori, dal primo settembre abbiamo avviato i corsi di recupero nel percorso quinquennale e la vita scolastica è ripartita in maniera normale».
Le norme di distanziamento obbligatorie hanno comunque dato luogo a nuove e favorevoli dinamiche didattiche. «Ad esempio, durante il lockdown gli studenti hanno avuto l’opportunità di partecipare alle lezioni in modalità digitale attraverso le piattaforme Meet o Zoom – spiega Radici – Il docente attivava la telecamera e permetteva la connessione dello studente impossibilitato a essere fisicamente in aula: in futuro questo metodo didattico ci consentirà di ridurre le assenze là dove possibile». Metodo didattico che non è nuovo per la scuola. «Il Centro Studi aveva già iscritto tutti i suoi studenti a una piattaforma dedicata, Google Suite, per l’interscambio dei materiali con gli allievi – dice ancora Radici – Avendo già a disposizione questo strumento, ne abbiamo potenziato l’utilizzo e avviato la didattica a distanza: ovviamente sono state penalizzate le esercitazioni pratiche, che abbiamo ripreso questa estate, garantendo il distanziamento».
Prossimamente riprenderanno anche gli esami di abilitazione per la professione di ottico. «La prima sessione sarà a fine settembre, la seconda a inizio ottobre, con oltre 60 candidati – aggiunge Radici – Inoltre nel 2019 abbiamo ottenuto l’autorizzazione prima di Regione Lombardia e poi del ministero della Salute, confermata anche quest’anno, per svolgere il corso biennale per l’abilitazione all’esercizio dell’arte ausiliaria delle professioni sanitarie di ottico: rivolto a studenti in possesso del diploma di scuola superiore, l’utenza è rappresentata da neodiplomati e soggetti già lavoratori. Per questi ultimi il percorso formativo conta un numero di ore ridotto rispetto a chi non svolge ancora una professione, in quanto le ore lavorative permettono di accumulare crediti, andando ad abbattere quelle di frequenza». Tra le materie trattate vi sono sia quelle specifiche riguardanti il settore dell’ottica sia altre, come diritto ed economia, necessarie per acquisire nozioni, ad esempio, sull’apertura e gestione di un punto vendita. Il monte ore è spalmato durante la settimana per gli studenti, mentre per i lavoratori, il lunedì, sono previste circa una decina di ore di corso per agevolarli in quella che di solito è la giornata di chiusura dei centri ottici».
«Il Centro Studi Leonardo da Vinci propone anche il percorso di specializzazione in optometria, di durata biennale e strutturato in tre incontri mensili, una domenica e due lunedì, da ottobre a luglio – spiega al nostro quotidiano Roberto Scudeletti, referente dei corsi di ottica e optometria – Tale corso costituisce il naturale proseguimento del percorso formativo per l’abilitazione in ottica e ha l’obiettivo di completare la propria professionalità. Le materie sono di livello avanzato e al termine di ogni modulo è previsto un esame, sino ad arrivare alla tesi finale e al rilascio dell’attestato in optometria, con il quale ci si può iscrivere, ad esempio, all’Adoo e a un livello avanzato del Registro Tiopto». Il corso è a numero chiuso. «Il nuovo biennio partirà a metà ottobre – conclude Scudeletti – Gli argomenti delle tesi vengono scelti dai candidati in base al proprio curriculum: ad esempio, dalle lenti multifocali con Gianmario Reverdy alla contattologia con Matteo Fagnola, a optometria avanzata con Giovanni Meli, che segue anche l’intero percorso dell’abilitazione alla professione di ottico, fino alle esercitazioni di strumenti optometrici con Marco Benedetti, vicepresidente di Federottica».
F.T.